Sindaco Birardi che ne pensi di una videolettera a Vendola?
Di fronte agli ultimi sviluppi della storia sul depuratore, sembra che ci sia un intontimento generale. Stretti fra molteplici trappole, amministratori e società civile sono colti dal panico. Che fare? Per la verità sono state già proposte delle iniziative. Se ci si fa un giro per il famigerato e immancabile facebook si leggono proposte di vario genere che potrebbero anche avere un risultato, ma non certo quello di fermare il corso degli eventi. Per domenica 6 il Comitato ha organizzato una “passeggiata” che ha l’onere e il piacere di far conoscere alcuni degli scorci della lama di indiscutibile interesse. Si spera che attraverso gli occhi dei partecipanti si formino anche un po’ le coscienze degli stessi e insieme opporci al deturpamento di Marcedd.
Voci provenienti dal Palazzo (di Casamassima), annunciano ufficiosamente ulteriori ricorsi che non si sa a quali risultati potranno portare.
Noi pensiamo che bisogna assolutamente stoppare lo scempio! Si usi qualsiasi mezzo che abbia quella finalità e si faccia presto prima di compromettere definitivamente, il bosco di Marcedd.
Ci chiediamo se alla Regione qualcuno sa che ci sono dei cittadini che non condividono affatto la loro scelta. La sensazione è che da quelle parti non ci si fila nessuno. Se togliamo qualche intervento fatto sui giornali locali (on line), non c’è altro mezzo mediatico che si stia preoccupando di informare i governanti regionali. Con tutto il rispetto per le testate che in qualche misura stanno facendo il loro lavoro, forse non è sufficiente e sono necessari strumenti che abbiano impatti più forti ed evidenti.
è per questo che abbiamo pensato allo strumento che Vendola stesso ha utilizzato in diverse occasioni: la videolettera. Chiediamo al Sindaco Birardi di realizzare una videolettera e di inviarla a tutti i mezzi di informazione. Almeno quelli regionali. Se vorrà il Sindaco potrà contare sulla nostra collaborazione.
Certo non sarà sufficiente a fermare il depuratore, ma potrà essere uno stimolo per la società civile, per i cittadini, per tutti coloro che hanno a cuore il valore della propria terra. Rivolgiamo un appello anche ai nuovi residenti. A coloro che sono arrivati su questo territorio non sapendo niente della sua storia (come chi scrive), e qua hanno deciso comunque di far vivere i propri figli, la propria famiglia.
D’altro canto i gruppi sociali, interessati alla Lama, lavorino per aggregare le popolazione della Lama e puntiamo alla creazione della “Comunità della Lama San Giorgio”, da Gioia del Colle a Bari San Giorgio, forse in questo modo la nostra voce potrà diventare più forte da arrivare fino al palazzo del Goverantore Vendola.
Continua.
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